Tratto dal Corpus di Teognide (vv. 213-218), poeta greco del VI a.C.
Saremo
dei cannibali! Sì, proprio cannibali! Come quegli strani popoli che ogni tanto
possiamo scoprire in qualche lontano viaggio o di cui parlano le antiche
leggende dei nostri padri. Uomini che, per bisogno o per piacere (non voglio
saperlo!), non hanno alcun problema nel cibarsi della carne dei loro simili.
Inorridisco al solo pensiero! Eppure, se vogliamo avere un roseo futuro a
Megara, faremmo meglio a essere cannibali!
In
che senso? A Megara come, mi convinco sempre più, in qualsiasi polis, il potere
e il successo politico derivano dall’essere dei polipi! Sì, dobbiamo diventare
polipi: quei magnifici esseri del mare i cui tentacoli rendono ancor più
invidiabili i tavoli dei nobili. E, quindi, volendo aver successo, dovremo
mangiare i nostri stessi simili! Ma, a Megara, o fai così o sprofondi. Oggi sei
il più acclamato, domani, la mancanza di astuzia, ti condanna all’oblio. Questo
vale per chi è riuscito ad emergere. Ma pensiamo a quanti, pur di nobili
natali, si affacciano alla politica per la prima volta: l’incapacità e la
mancanza di furbizia non permetteranno loro di andare lontano.
Bisogna,
dunque, essere astuti come i polipi: la versatilità e il mascherare devono
essere le parole d’ordine di chiunque voglia essere davvero “qualcuno” in
questa città. È necessario ascoltare questa e quell’altra fazione, non solo la
propria. È necessario mostrarsi compiacente anche con i peggiori avversari: un
sorriso, una pacca sulla spalla, una parola di rassicurazione fanno molto.
Perseguire in maniera ostinata i propri principi è controproducente: non si può
evitare di fare promesse a quelli della fazione opposta e accontentarli con
questo o quell’altro favore.
Ma
cosa hai fatto? Per tenerti buono il nemico, hai promesso in moglie tua figlia
a suo figlio? Scaltrezza e macchinazioni ti permetteranno di non affondare:
fatti amici gli avversari più moderati e cerca di insabbiare quell’accordo
screditando il tuo nemico oppure garantiscigli qualcosa di equivalente a ciò
che gli avevi promesso. La giusta dose di furbizia ti guiderà in ogni tua
singola scelta. Fa’ attenzione a non allontanare e osteggiare troppo i tuoi
avversari: questo è importantissimo! Un domani, infatti, potrai averne bisogno
e, in quel momento, benedirai gli dei per aver messo da parte l’intransigenza verso
di loro.
Gli
stessi amici possono rivelarsi pericolosi, né il rapporto che si ha con uno è
uguale a quello che si ha con un altro. Pertanto, anche con loro, soprattutto
con loro, bisognerà calibrare bene il proprio comportamento. I tentacoli del
polipo sono molti e lunghi: oggi accarezzi questo, domani quello, dopodomani
entrambi! Bisogna andare oltre la natura granitica del proprio carattere e
saperlo, quindi, adattare alle varie esigenze e nelle varie occasioni. Cosa?
Non riesci proprio a sopportare questo tuo amico così pedante, tedioso e
logorroico? Poco importa, avrai bisogno anche di lui per realizzare i tuoi
progetti e, quindi, dovrai sopportarlo e, bada bene, soprattutto con il
sorriso! Quell’altro amico sembra non poter fare nulla senza che tu lo assista?
Continua ad aiutarlo e mostrati sempre disponibile facendo quasi dell’aiuto
all’altro la tua ragione di vita!
Per
governare questa città, anche solo per
sopravviverci e non essere infilzato dalle sue lame, c’è poco da fare: bisogna
essere duttili, versatili, scaltri, astuti e furbi come polipi!
Nessun commento:
Posta un commento