mercoledì 24 febbraio 2016

Un fiore petaloso...

La lingua italiana può arricchirsi di un nuovo termine, coniato da niente poco di meno che un bambino. Si tratta dell'aggettivo "petaloso", che significa "ricco di petali"! L'artefice è il piccolo Matteo, 8 anni, che frequenta la terza elementare in una scuola nella provincia di Ferrara. L'invenzione ha ricevuto il beneplacito dell'Accademia della Crusca: ciò non sarebbe stato possibile senza l'intuizione e il sostegno della sua maestra, Margherita Aurora. Compito dell'insegnante è, infatti, quello di educare secondo l'etimologia stessa del termine, dal latino "e ducere", cioé "far uscire fuori", aiutare a far emergere tutto ciò che l'anima e la testa dell'allievo può creare e formulare.

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Colpisce come un "semplice bambino" possa fare tanto, colpisce come un neologismo possa provenire da una mente apparentemente poco istruita. Ma, forse, tali scoperte potrebbero farle solo i bambini! Per inventare, creare, per scrivere storie e poesie bisogno essere come bambini, ragionare come loro, guardare con i loro occhi e, soprattutto, immaginare con la loro testa! Non a caso Schopenhauer diceva: «Ogni bambino che nasce è in qualche misura un genio, così come un genio resta in qualche modo un bambino».

Non ci resta, dunque, che sostenere questa "scoperta": la Crusca ha, infatti, affermato che, affinché il vocabolo venga accolto nei dizionari della lingua italiana, è necessario che entri nell'uso quotidiano. Non tiriamoci indietro, dunque! Accogliamo "petaloso" nel nostro parlato! Grazie Matteo :) #petaloso



La margherita è più petalosa del papavero





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