Brano tratto da "A Zacinto" di Ugo Foscolo
Ricordo ancora in maniera vivida la mia patria: la
mia terra natia, la mia dolce Zacinto!
E come potrei dimenticare una tale bellezza? Sarebbe
un oltraggio dimenticarmene! Lei è sempre viva nella mia anima, il suo ricordo
è sempre forte ed intenso.
Isola di sublime bellezza, tale da rivaleggiare con la
stessa Venere, la dea che nacque dalle sacre acque che lambiscono le tue coste.
La terra della mia fanciullezza, periodo quieto e
luminoso…
Eppure il tuo ricordo mi tormenta, o terra mia!
Ora che son lontano da te, affido la mia sofferenza
a queste parole per celebrarti e ricordarti.
Quante lacrime dovrà ancora versare il mio cuore
prima di poterti vedere? Quanta angoscia affronterò ancora da esule? Per dove e
per quanto dovrò errare di luogo in luogo, alla ricerca dell’agognata quiete?
Ma ormai mi è chiaro: i tempi maledetti in cui mi
trovo a vivere sono estremamente crudeli e la paura di non poterti rivedere mai
più mi domina completamente come un lugubre spettro che incombe sulla mia
anima.
Dovrò continuare ad errare e peregrinare per anni di
posto in posto, per sempre separato da te, come un eroe degli antichi racconti…
come nei racconti di Omero!
Lui che esaltò la tua bellezza, lui che cantò le tue
terre fertili, lui che cantò la tua ricca vegetazione, lui che cantò il tuo
terso aere, o mia terra natia!
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Monet, Sunset at Pourville |
Come vorrei essere simile al tuo Ulisse, maestro
Omero! Come vorrei, esule, tornare a casa dopo dieci anni di lungo peregrinare
per mare! Egli baciò la sua aspra terra, aspra, sì, ma pur sempre amata! Egli
poté riabbracciare i suoi cari!
Io, invece, non sono destinato alla stessa sua
fortuna, il mio destino è stato già scritto dai tempi malvagi e mai più
giungerò a vederti.
Mentre gli dei sono stati benevoli con lui, il fato
non lo sarà con me.
Non potrò baciare le tue sponde come Ulisse fece con
Itaca!
Altro non ho da offrirti se non questi tristi versi con
i quali ti consegno all’eternità della poesia.
Accetta il dono di questo povero uomo che può
offrirti solo il suo canto… Un uomo destinato a non essere compianto dalla sua
amata terra.